Allegri Nella

Periodo storico II Guerra Mondiale

Vedova del soldato Daini Dante

Nata il 22 novembre 1929

Deceduta il 08 gennaio 2010

Memorie raccontate da Gian Luca Daini classe 1976


Un altra grane testimonianza è menzionata da mia nonna Nella Allegri moglie di Dante che ricorda non solo suo marito ma anche il terribile bombardamento del suo paese durante il conflitto mondiale, le sue memorie raccontano:

_ Avevo 14 anni e abitavo a Ponte San Marco, in provincia di Brescia e ricordo dei bombardamenti. Il paese è stato bombardato novantasei volte e mitragliato sessantacinque di cui ho tenuto il conto. I bombardieri nemici si mettevano in formazione a ferro di cavallo.

In paese erano presenti molti soldati cecoslovacchi fedeli ai nazisti e nove di loro stanziavano di guardia alla ferrovia. Quando avvenivamo i bombardamenti correvo con la mia famiglia nei rifugi vicino alle rive del fiume Chiese. Un giorno però i rifugi furono bombardati fortunatamente erano al momento vuoti. Sul fondo del fiume Chiese giacciono ancora delle bombe inesplose.

Bombardavano il paese di giorno. Solo la notte c'era un caccia, chiamato "PIPO", del quale non si sapeva se fosse dell'aviazione tedesca o italiana, come intravedeva un luce ad esempio attraverso le persiane aperte, sparava all'istante.

Vidi il terribile bombardamento a Brescia effettuato con l'ausilio dei bengala, razzi di segnalazione, che illuminavano la città come se fosse giorno.

In ogni caso il caos sia a Ponte San Marco che a Brescia fu devastante, ponti e ferrovie, ritenute di importanza strategica, furono completamente distrutte_

_ Mio marito Dante era soldato nella regia marina di Venezia a bordo del sommergibile Alpino Bagnolini. Le missioni duravano circa tre mesi, durante una di queste, partiti per la Francia è stato catturato con tutto l'equipaggio dai soldati tedeschi. Fu deportato in un campo di concentramento in Germania nei pressi di Amburgo insieme ad un suo amico di Bedizzole ( BS ) il quale rubava le bucce di patate e rape per poi cuocerle in una latta per sfamarsi dopo il duro lavoro forzato. E' stato prigioniero per due anni, tornato in patria il 5 settembre 1945. E' morto di malattia dopo ventinove anni all'età di 53_

di Gian Luca Daini
Tutti i diritti riservati 2019
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia